“Vionnet sosteneva che se oggi è possibile parlare di una sua scuola della moda, è perché lei stessa ne è stata nemica”.
Un’artista che seppe imprimere un ineguagliabile marchio di distinzione da tutto ciò che era prigione per il corpo femminile, fatto di addobbi ottocenteschi, dal bustino e gonnelloni fissati con stecche, tornando a uno stile classico fuori dal tempo.
Definita come la madre di tutti gli stilisti, pur non possedendo il fascino di Chanel, Madeleine Vionnet fu considerata una delle sarte più importanti del XX secolo, ideando l’innovativo taglio in sbieco, tecnica usata anche oggi per la creazione di abiti con linee aderenti, con tessuti elastici che andavano a valorizzare le forme naturali del corpo della donna.
I vestiti a sirena dalle linee fluenti indossati dalle star di Hollywood degli anni ’30 e ’40, sono la documentazione tangibile del lavoro di Vionnet nella moda.
Già all’età di 11 anni inizia a lavorare come sarta e dalla Francia si trasferisce a Londra, dopo il divorzio e la morte della sua unica figlia.
Nella capitale inglese rimanere incantata dagli abiti della danzatrice Isadora Duncan, da lei ispirata, diventa così precursora di quello stile fatto di vesti morbide ed avvolgenti, liberando la donna da ogni costrizione del tempo.
A Parigi perfeziona ulteriormente il suo stile, grazie anche alla sua mentore Madame Gerber e lavorando successivamente per grandi maison, dove affina maggiormente le sue capacità.
Nel 1922 si aprono le porte della sua Maison a Parigi al n.222 di Rue de Rivoli fin allo scoppio della prima guerra mondiale, quando parte per l’Europa soggiornando a Roma.
Lei, creatrice del celebre logo in peplo greco che unisce modernità e classicità, senza trucchi, creava i suoi modelli, non disegnandoli ma realizzandoli direttamente su un manichino di 60 cm, sovvertendo così tutte le regole sartoriali.
Una donna nata povera, umile e dismessa che creò dal niente, grazie al suo infinito talento, una delle maison più amate del tempo. Molte delle sue creazioni talmente complicate e complesse sono uniche e irriproducibili, anche dalle più brave modelliste.
Per Vionnet era consuetudine recarsi dalle sue clienti e aiutarle a indossare gli abiti, così particolari e intricati, che era necessaria la sua presenza per il sol poterli indossare.
Nel 1939 presenta la sua ultima collezione e decide di ritirarsi allo scoppio della seconda guerra mondiale.
Muore povera all’età di 99 anni, ma il suo incredibile contributo nella moda e nell’esaltazione del corpo femminile non morirà mai.