Giorgia Di Giorgio: Cha no yu La cerimonia del te' giapponese

venerdì 1 ottobre 2010

Cha no yu La cerimonia del te' giapponese

Amando profondamente l’oriente ed essendone influenzata ho realizzato questa illustrazione.

Omaggio al Giappone per le sua profonda carica spirituale espressa nella cerimonia del tè, mistero, perfezione e fascino… Impossibile da trasmettere con le parole.

Giorgia Di Giorgio

Graphic design, illustratrice, fotografa and make up artist / nasce a Roma il 27 agosto del 75, attualmente vive a Latina.

Cresce immersa nell’arte grazie al padre BRUNO DI GIORGIO, maestro d’incisione a bulino e pittore affermato. Inizia il suo percorso di formazione sin da giovanissima seguendo numerosi corsi di studio professionali, con stage aziendali e lavorativi presso numerose agenzie pubblicitarie e non.

Dopo esser diventata una grafica pubblicitaria, la sua grande passione è il make-up, che con il tempo andrà ad affiancare il suo lavoro. Il trucco fotografico è stato il primo obiettivo che ha voluto raggiungere e negli anni ha allargato le conoscenze al trucco televisivo, moda, sposa e teatro.

Frequenta a Roma la prestigiosa scuola di STEFANIA D’ALESSANDRO MAKE-UP, ampliando così le sue conoscenze nell’ambito del trucco. Con quest’ultima nasce una bella collaborazione, diventando la sua blogger ufficiale. Scrive per le rivista GALLERY NAILS E MAKE UP

Stralcio di uno stupendo libro dove mi sono sentita identificata nel personaggio..

la mia giovinezza somigliava allo sbocciar del fior di prugno nel freddo gennaio, che scoppia sui rami induriti, contorni e vedovi di foglie, prospera nell'aria gelida tra la fine dell'inverno e l'inizio della primavera, solitario, senza fiori compagni; destinato a vivere in ritiro e godere la sua propria fragranza, a consumare la sua ora in fantasticherie, entro la dura corteccia, mentre i peschi, e gli altri fiori primaverili, cominciano a mettere le gemme.

Excerpt of a wonderful book where I felt the character identified ..

My youth was like the mouth of Plum Blossom in the cold January, which bursts the branches hardened, side dishes and widowers of leaves, thrives in the frosty air in the late winter and early spring, solitary, flowers without companions; intended to live in retirement and enjoying his own fragrance, to consume his time daydreaming, hard by the cortex, while peaches and other spring flowers begin to set buds.

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venerdì 1 ottobre 2010

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